Sono gocce di felicità
che scendono da vecchi tralci,
è la primavera impaziente
che scioglie vecchia neve,
che stacca vivi cumuli
di luccicante beltà
(che una maestà di ghiaccio
aveva bloccato nelle forme più strane).
Ma il gelo non si scaccia facilmente,
ancora camini fumanti
a sporcare l’azzurro del cielo,
l’odore acre pervade il cielo
e si posa sui nostri pensieri.
E son giorni di attesa
per un vaticinio di primavera.
Marco Fantuzzi
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