Silenzioso parco
Che hai colto il mio vociare bambino
Mamma accanto a me io non ricordo.
Donna deturpata dalla vita
Illusa e disillusa
Un volto angosciante
Sul mio giovane sorriso.
Spezzata fu la tua gioventù
Quando i sogni
Dovevan diventar certezze.
Quando l’amore per la vita
Si tramutò in odio
E tu non riuscisti più
A celarlo al tuo cuore.
Troppo grande era per te!
Marco Fantuzzi
03-03-2015
versi amari che celebrano le sofferenze della persona più cara.
Leggere i tuoi versi è come fare un viaggio nella tua memoria, limpida e musicale come una sorgente d’acqua.
Un caro saluto
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Grazie Francesco, un saluto a te!
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