Un bellissimo sonetto di un’amica poetessa, visitate il suo blog, merita davvero!
Ivan Ajvazovscky, fine ‘800. Nave sul mare in tempesta
Per questo mare mosso da tempesta
passa la nave mia sfidando i venti
tra i flutti del viaggio che s’appresta.
Lungo la rotta degli incantamenti
alla deriva vado come legno
abbandonato in facili illusioni
che della meta più non trova segno
ma cicatrici e rughe di passioni.
Come fuscello mi sommerge l’onda,
ma più bruciante è il sale dei miei occhi
quando perduta credo l’altra sponda,
e da lontano sento già i rintocchi
di una campana dalla voce tonda
che mi consoli e come manna fiocchi.
Marisa Cossu