Il parco profuma di tigli,
son passi lenti
stropicciati sulla ghiaia,
senza fretta alcuna.
L’aria rinforza,
forse un temporale
bagnerà l’aria
così pulita e asciutta.
Lui si affaccia curioso
dalla sua carrozzina
e mi guarda incerto,
aspettando un sorriso.
Fresco, sotto il suo ombrellino,
ignaro della sua lunga crescita
si affaccia al mondo
tra le braccia dell’amore.
Marco Fantuzzi
Ingaro…questa è la bellezza dell’innocenza.
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Fulvia, grazie, ma non credo di aver capito la prima parola, forse volevi scrivere ignaro?
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carinissima!
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Grazie Silvia!
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