Valanghe di parole
sulla mia fragile vita
e frana il mio cuore
sul nostro “dimenticato” amore.
La notte era tempesta
quando sbattesti la porta,
fuggivi dalle tue emozioni
fuggivi dal tuo dolore.
Ma ricordo i sorrisi,
morirò nel tuo cuore,
per il dolore concesso.
Al mattino il letto spoglio
ancora sveglia il tuo ricordo,
le luminose giornate di settembre
scaldavano come la tua voce.
E tu riempivi il cuore dei nostri pensieri,
ora c’è un silenzio innaturale
a riempire le mie solitudini.
Parole, ancora parole,
le tue parole e niente altro.
Marco Fantuzzi
Ma che bella!
Mi è entrata nell’anima.
Se posso la copio nel mio diario…
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Il cartaceo, ho un diario dove solo poche anime hanno accesso e dove solo spiriti immensi usano la mia penna per lasciare in eterno i loro scritti.
Allora tu sarai uno di quelli. Grazie.
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Grazie a te adorata amica, grazie dell’onore che mi dedichi, spirito immenso è un’affermazione importante per uno come me.
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