Mese: ottobre 2017
E lì una bestia
E lì una bestia
Divorava il mio cuore,
Privandone l’ostia
Di possente amore.
Fu così che cercai
I tuoi languidi occhi,
Fu così che cercai
La follia degli sciocchi.
E che dire del tempo
Mi privò del futuro
Il bruciare di un lampo
Che ti sbatte sul muro.
Così spensi i miei sensi
Mi lasciai catturare
Dall’incerto mio sesso
Da vivere e sognare.
Marco Fantuzzi
da UN UOMO CAPOVOLTO – Copyright 2017
E. Montale, Ossi di seppia
Meraviglia!
Ethel Leontine Gabain (1883-1950)
Grazie Daniela!
Dedico questo spazio ad alcune opere dell’artista franco inglese Ethel Leontine Gabain, vissuta tra il 1883 e il 1950, moglie del pittore John Copley, sinora a me rimasta sconosciuta. Come spesso avviene, mi è capitato sotto gli occhi un dipinto che mi ha invitata ad iniziare la ricerca di altri lavori. Oltre ai ritratti ha dipinto anche paesaggi e nature morte, ma nel caso specifico ho scelto di proporre questi che seguono in quanto accomunati da un filo conduttore particolare: sono tutti ritratti di donne dai volti malinconici, dai colori romantici, tenui, mai chiassosi anche quando c’è qualche nota di colore più vivo. Per queste sue rappresentazioni si è avvalsa prevalentemente della stessa modella, Carmen Watson, che ha posato per lei più di sessanta volte.
La prima immagine è la foto dell’artista.
Le nuvole -Fabrizio De Andrè
Le nuvole
Le nuvole,
mutevoli forme dell’anima,
il vento le modella,
muove, incrocia, sfrangia, ricompone.
Un lavorio incessante solleva la natura,
mai ferma, mai doma, in eterno movimento.
Ci vedi qualcosa in questa
piccola tavolozza di colori,
l’anima dipinta in uno specchio.
E ci domandiamo perché mai,
di mutevoli forme,
di miliardi di colori abbiam bisogno.
Marco Fantuzzi
DOLCE NOTTE (DA MEDITARE)
Grazie Silvia!
La felicità
La felicità è come una goccia di pioggia,
come si stende a terra è già dissolta.
Marco Fantuzzi
Tutto può succedere – Negramaro
Un fremito
Un fremito,
i tuoi occhi si posano su lande desolate
e par che vivano di brillante nostalgia.
Come stella impaziente
che attende il celarsi degli ultimi chiarori
così attendi come un fiore il limpido mattino.
Come farfalla voli leggera
a posarsi sulle mie dita di gioventù ricolme.
L’Amore
(tu lo sai e io lo so)
è un incontro di cuori vibranti,
di anime sputate dal vento
di bagliori mai domi
di oscene nudità, cercate e approvate
per l’altrui piacere.
La tua gioventù, dispersa in mille affanni
lenirà il mio dolore, batterà forte sul mio cuore.
Marco Fantuzzi
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