Ho vagato su stelle
spente dal gelo dei miei pensieri,
su pianeti illuminati dal sole
nell’immensità dei miei sogni.
Marco Fantuzzi
Ho vagato su stelle
spente dal gelo dei miei pensieri,
su pianeti illuminati dal sole
nell’immensità dei miei sogni.
Marco Fantuzzi
Il breve racconto di un’amica. Grazie Sonia!
– Se potessi vivere la vita di uno dei tuoi conoscenti, quale sceglieresti?
Ci pensò su.
Gli venne in mente il volto sorridente del suo amico Mauro. La sua vita fuori dagli schemi, il suo carisma, le giovani donne che frequentava. Tutto un palcoscenico sfavillante per riempire buchi affettivi che si portava dietro da sempre. Non era mai riuscito a perdonare suo padre, nemmeno alla fine.
Ma il suo era il sorriso esageratamente allegro di chi nasconde malinconia. Di chi si aspetta qualcosa che ancora non ha e forse sa che non avrà mai.
Pensò al suo quotidiano girovagare in cerca di un lavoro che desse un senso a tutto e una morsa allo stomaco lo ferì.
Poi focalizzò il calore della mano di suo fratello sulla spalla. L’abbraccio degli anziani genitori. Le risate gioiose del nipotino subito dopo il pianto.
Vide lei, addormentata alla scrivania su pile di libri…
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Nei garganici faggi
della tua infanzia
cercasti la strada
che ti portava a me.
Maestose ombre ti coglievano,
ma il sole ti batteva in cuore
e nella mente avevi il vento
che ti spingeva in mare aperto.
Un cammino di pietre e sassi
rafforzò il tuo energico fare,
stemperasti con forza il buio
dipingendo limpidi sorrisi.
Al fine mi trovasti,
sotto un vecchio pioppo,
avevi vent’anni, e come me
una vita da spendere nel tempo.
Non dimentichiamoci mai questi insegnamenti. Grazie Elena, sei una bella persona!
Sono grata a chi apre ferite sanguinanti.
Perché sentire l’anima viva che pulsa sotto i graffi mi fa capire quello che non va in loro, quello che non va in me. E correggere il tiro.
Sono grata a chi complica il percorso.
Perché cadendo su ciottoli appuntiti mi scopro capace di guarire ogni sbucciatura, imparando a voler bene a me.
Sono grata a chi offre sfide.
Perché misurando me stessa su esse capisco ogni volta quello che voglio davvero.
Sono grata a chi talvolta mi costringe a scegliere la strada meno semplice.
Perché solo scegliendo per se stessi si cresce davvero.
Non meno grata sono a chi mi ha fatto del bene. Perché mi ha fatto comprendere di esserne degna.
Ma è facile dir grazie ad una rosa per il suo profumo.
Lo è meno ringraziarla per le sue spine, che pungendo insegnano il punto esatto in cui mettere il…
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Una nebbia perenne avvolge i ricordi,
più non sappiamo che gente siamo,
più non siamo ciò che crediamo,
più non crediamo in ciò che sappiamo.
Lunga è la strada che avvolge il cammino.
Marco Fantuzzi
Viandante tu eri
tra campi luminosi
pallida luna
Marco Fantuzzi
Qualche preziosa perla!
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Eau et ciel
ils s’effleurent,
ils se touchent,
pour se plonger dans l’infini.
Mes yeux
ils écoutent la mer,
le vent qui souffle fort
que gonfle et il écume les flots.
Je ferme les yeux,
j’entends ta présence
fort et sereine.
J’entends mes mémoires,
mon adolescence
inquiète.
Il y a le parfum des genêts
à pic sur la mer,
le cri des mouettes
planeurs dans le ciel,
le sel à brûler la peau…
…et encore une fois eau et ciel.
Marco Fantuzzi
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