Dovremmo imparare dalla natura,
un perfetto equilibrio di milioni di diversità,
frutto di miliardi di anni di sopravvivenza,
mentre noi specie unica ormai in disuso
non riusciamo nemmeno a sopravvivere a noi stessi.
Tu, che non rispetti il povero, l’esule,
l’emarginato, il miserabile, il vecchio,
tu, che non cogli quel poco di buono
che ancora c’è nell’unico mondo disponibile.
A te affascina solo la ricchezza esteriore,
tutto ciò che ha un prezzo,
non vedi che solo il baratro di cultura
con chi ha una pelle diversa dalla tua,
può dare un senso alla vita.
Nel tempo, nel vento, nel sole, nella pioggia
Ci sono gli elementi che dovrebbero stupirti,
cui dovresti carpire il segno dell’immortalità,
perché di questo vivrai se cambierai il tuo credo.
Marco Fantuzzi
Quanta verità!
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Grazie! Buona domenica!
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bella poetica e condivido il tuo pensiero caro Marco…buona domenica
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Grazie! Buona domenica anche a te, Daniela!
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