Rotaie e vagoni, un lento sferragliare,
carri bui e maleodoranti
dove la speranza è un cielo nero.
E di nuovo il rumore mi porta lontano,
via dal mondo, verso altri mondi
dove il sonno mi cullerà.
Rotaie e vagoni, un lento sferragliare,
carri bui e maleodoranti
dove la speranza è un cielo nero.
E di nuovo il rumore mi porta lontano,
via dal mondo, verso altri mondi
dove il sonno mi cullerà.
Si nasce per vivere e morire,
per camminare a lungo
tra oleandri in fiore
tra rovi e sterpaglie
in cerca dell’amore.
Non sei ancora vivo
e già ti spianano la strada,
su orizzonti lontani
leggi il futuro,
calpesti pietre
attraversi fiumi e foreste,
avrai il cielo come mantello
e il sole ti scalderà,
troverai occhi pietosi
e giorni luminosi
e veli copriranno le notti.
E tutto si sospenderà nell’attesa,
sfinirai le ore e i giorni
contando i passi e cantando le voci.
Sarà l’immensità del tuo sguardo
a garantirti gioie immense
ed eterni dolori, sarai tu
nei folli richiami della vita.
Marco Fantuzzi
Le sue labbra ho perso,
sepolte nelle notti bruciate
dal fuoco che ancora
alimenta il rogo mio.
Era una donna impossibile
per le mie fragili mani,
delicate come vasi di cristallo.
Il suo passo leggero,
la sua risata argentina,
il sussurro della sua voce.
Tutto poteva stare nel mio cuore,
come un lago a primavera
che accoglie nuove vite in sboccio.
Non ti ho mai avuta,
ci siamo cercati
in due mondi diversi,
impossibile incontrarsi.
Ma tra cielo e stelle
un dì ci rivedremo,
sotto una luna immota
come il cuore che ti ha atteso.
Marco Fantuzzi
Buona domenica a tutti! Un sorriso!
E par che dorma questo mondo
Tra lenzuola di lino ricamate
Su soffici velluti e ori
Nell’attesa sibilante del desio
Che accoglie i nostri canti e i nostri voti.
Marco Fantuzzi
È un dolce sonno
Che invade il tuo cuore
Disteso sulle fatiche dell’amore.
Dormi sinuosa
Tra curve abbandonate
(Immersa) tra membra aggrovigliate.
Sottomessa sei stata al mio volere
Esaudito hai (tutti) i vezzi miei
E i tuoi seni sono stati miei trofei.
Ora l’amore crescerà per lunghi mesi ancora
Nella conveniente attesa
Di una vita mai resa.
Marco Fantuzzi
Il senso dell’attesa, il dilungarsi della scrittura per supportare il finale, che di per sé non è che un punto esclamativo, attraggono il lettore e l’attesa diventa spasmodica, si bruciano le pagine per sapere la fine, ma è il viaggio, non il punto d’arrivo, che fa grande un racconto, un romanzo e anche una poesia.
Il finale disvela solo qualcosa che hai già pregustato, un’odissea di pensieri.
Marco Fantuzzi
Non ci sono braccia da stringere
In queste notti tediose
Né volti da accarezzare
Su cuscini dispersi.
Non ci sono bocche da baciare
Nei rimpianti del giorno
Né lingue da aggrovigliare
Sulla strada del ritorno.
Non ci sono sensi da appagare
Nei ricordi di ieri
Né spiriti da glorificare
In un domani di preghiera.
E io attendo impaziente
Che il sole emerga dalle ombre scure
Attendo il mattino, il nuovo giorno
Attendo la rinascita tra ceneri di parole desuete.
Marco Fantuzzi
13-09-2015
Oggi aspetto,
attendo la neve
e grandi fiocchi,
pesanti come catene.
E attendo
la neve leggera
sui ciliegi in fiore.
E attendo
la neve incessante
che ricopre la nostra vita.
Incessante vita,
che i desideri fanno viva
nella speranza dell’avvento.
Marco Fantuzzi
É lunga l’attesa di una tua risposta
sono volati i giorni
e io son sempre qua
con la mente nei tuoi pensieri.
Mi scopro fragile e innamorato
come un adolescente
vorrei fare mille cose
vorrei giornate senza fine
vorrei non cadere nella penombra
preda di fantasmi che
squarciano le notti.
Ma in fondo al sogno ci sei tu
candidamente vestita,
ti ho messa su un piedistallo
e passo le notti ad adorarti.
Ma ahimè una flebile luce
filtra sui miei occhi stanchi,
mi solleva le palpebre.
Un nuovo giorno è arrivato
con il suo carico di pene,
tutte da vivere senza di te
senza il tuo sorriso
senza i tuoi baci,
così lusinghieri.
Il mare è tempesta
cavalco onde smisurate
il vento mi sospinge lontano
via dalla riva
via dalla vita,
ma come disse un grande poeta
“il naufragar m’è dolce in questo mare.”
(testo e foto di Marco Fantuzzi)
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