Dolce bellezza la tua discendenza
due rose in fiore ti adornano i capelli.
Dolce bellezza la tua discendenza
due rose in fiore ti adornano i capelli.
Anche su una panchina isolata
non c’è la tranquillità che vorresti,
la solitudine che cerchi invano.
Sei troppo intelligente per isolarti dal mondo,
ma sei troppo stupido per capirlo,
sei stupito di quanta ignoranza
coltiviamo ogni giorno,
dimentichi della bellezza
che il nostro spirito può esprimere
quando smettiamo di giudicare noi stessi e gli altri.
Lasciamo al (nostro) Dio questo ingrato compito.
È uno spirito evanescente che calma i miei occhi
di un piacere immenso, pettina il tempo
con il candore di una bambola di vetro,
dimenticata a volte sul sofà.
È una stagione di incontri
senza speranza alcuna,
cogliere non so, nel suo sguardo
una scintilla, un sorriso.
È un’algida bellezza
su un bianco incarnato,
la seriosità del suo sguardo,
gli occhi vivaci e controllati
sembrano dire:
io aspetto la luce dei tuoi occhi
come il buio attende la luna,
ma non far sì che tramonti,
bruciata da un vivido mattino
che annienterà la mia voce.
Quale spirito sei,
una voce a dispiegare versi,
suoni sciolti sulle labbra,
desiderose di un contatto,
a spezzare parole, e produrre silenzi.
Raccontami di te dei tuoi umori,
dei malumori, dei sorrisi mancati,
degli amori bruciati, e cammina
mentre parli, sì che possa gioire,
mentre guardo il tuo passo dolce e sicuro.
È già amore tutto questo.
Marco Fantuzzi
Ti ho reso divina nello sguardo accigliato,
mentre un raggio ti coglieva distante,
ti ha colorito il viso, ha schiarito un sorriso,
ma intorno era notte, eri un astro di luna,
brillava l’innocente splendido candore,
era l’immensa serenità di questo amore.
Marco Fantuzzi
Ho sedotto il tuo sogno, e tu
giocavi ad amare nella più dolce follia,
nei pensieri rosso fuoco
mozzavi il fiato dei miei respiri.
E non eri sola con le tue parole,
mentre spogliavi la tua vanità,
lì, vestita d’aria, trasudavi sensualità
e offrivi il pudore dell’abbandono.
Il tuo volto senza respiro
era lucido di carezze
e l’estasi che emanavi
era un lacrimar di occhi.
Il tuo corpo nudo
voleva solo amore
la tua vita, i tuoi anni
i tuoi maledetti affanni!
Marco Fantuzzi
Sventura sulla vita tua
se il cuor non ode,
se non mastica l’amor
che Dio concede.
Che fai della tua vita
donna vanesia e proterva,
l’attraente giovinezza
non eternerà gli anni tuoi.
Rincorri i tuoi amori,
le nuvole del tuo cielo,
sferzate dal vento,
odorano i profumi
che il cuore ti concede.
Onora lo spirito
che brucia l’animo tuo.
Onora il tuo Dio
Che ti concesse bellezza e gioventù.
Marco Fantuzzi
Sgocciola il tempo
su questo mondo infranto,
sulle nostre aspettative.
Ogni goccia riempie
il mare delle nostre illusioni,
spegne il fuoco
degli inganni passati.
Goccia a goccia
inesorabile tempo che fu,
cristalli d’acqua
nel gelo dei pensieri.
Volute di nebbia e fumo
ad irretire gli sguardi,
sciagurato sole!
Restituisci
bellezza e ottimismo
ad un mondo corrotto,
vivo ma evanescente.
Negli uomini di fede
nelle rivoluzioni in corso
negli amori e nei dolori
nei sorrisi
di lucentezza sparsi.
Marco Fantuzzi
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