Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.Cesare Pavese
Tag: occhi
Ma nei miei occhi
Ma nei miei occhi
ci sei solo tu,
solo il tuo sguardo
insegue le mie notti.
E grondo sudore
dentro il letto sfatto,
stringo un cuscino
di lacrime bagnato.
È solo un sogno
il viso tuo
che mi sfiora
che accende il mio cuore.
Donna selvaggia e schiva
un’unica rosa in un roveto
coglier non potrei
quell’unico cielo.
Provvisorio
Provvisorio, precario
è questo mio tempo
che scivola sugli anni.
Il lampo, il suono
accarezzano lo scarno viso
e gli occhi bruciati dal sorriso.
Rugosi scavi tra monti e valli
scarnificano queste verdi terre dense
di abeti immensi che grondano pioggia.
Qui il tempo non si ferma mai
le nuvole corrono incessantemente
per te, finché i tuoi occhi avranno luce.
I tuoi occhi
I tuoi occhi sono un malinconico tramonto
le tue labbra uva matura da cogliere
la tua pelle luna splendente tra le stelle
il tuo carattere vivace e solare gioia pura
la tua camminata lenta e sicura una delizia.
Finché avrò fiato ti amerò.
Irrequieto cammino
Irrequieto cammino,
negli spersi sguardi, nei desiati riguardi.
Ricever non so più amore,
i tuoi capelli da accarezzare,
i tuoi occhi profondi come il mare,
chi mai albergherà nel mio cuore?
Desolante spirito in altri lidi fuggito
struggente e straziante vita mia
che laceri senza posa il mio cuore.
Osar devo una felicità per me
o rassegnar le mie parole
a un misero quaderno di dolore.
Marco Fantuzzi
Non solo gli occhi – MarFan
E lì una bestia
E lì una bestia
Divorava il mio cuore,
Privandone l’ostia
Di possente amore.
Fu così che cercai
I tuoi languidi occhi,
Fu così che cercai
La follia degli sciocchi.
E che dire del tempo
Mi privò del futuro
Il bruciare di un lampo
Che ti sbatte sul muro.
Così spensi i miei sensi
Mi lasciai catturare
Dall’incerto mio sesso
Da vivere e sognare.
Marco Fantuzzi
da UN UOMO CAPOVOLTO – Copyright 2017
Mina – Parole Parole
Sei nel tepore dei tuoi sogni
Sei nel tepore dei tuoi sogni,
su scale lucide di pensieri,
sei salita lassù, tra le stelle.
Nel tuo sguardo muto
i tuoi occhi spenti e lucenti
mi dicono che tornerai.
Non sorridi, non l’hai mai fatto,
ma la tua pelle brilla come luna piena.
Vorrei sfiorarti, ma non ci sei più.
Marco Fantuzzi
Le campane annuncianti
Le campane annuncianti
suonano a festa il tuo ricordo
dove il passo per sempre rimane.
Vederti, sognarti, i tuoi canti
che altro, bruciante accordo
Gioia, nelle tue forme arcane.
Nelle mani il velluto dei guanti,
giovane donna sciogli lo sguardo,
spoglia le tue lunghe sottane.
Gli occhi, desiderosi, brucianti,
su quel mio avido sorriso balordo,
attendono baci e quello che rimane.
Negli occhi miei, tristi e sorridenti
ti senti nuda, sei un dolce fuoribordo,
e io raccolgo il tuo viso, le tue collane.
Marco Fantuzzi
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.