Gli sbagli che abbiamo fatto in passato non devono darci il tormento per tutta la vita, se abbiamo agito in buonafede e pensando che la scelta fatta fosse la migliore per il nostro patrimonio di conoscenze in quel momento non dobbiamo pensare dieci anni dopo “se ritornassi indietro farei l’opposto di quello che ho fatto”, troppo facile giudicare a posteriori la vita passata con un livello di conoscenze superiori.
Dobbiamo lavorare sulla nostra mente, che ci condiziona in ogni momento della giornata e convincerci che ogni scelta fatta in passato era comunque la migliore per le condizioni psico-fisiche in cui eravamo in quel dato momento. Immergerci nei sensi di colpa servirà solo a farci trascinare dagli eventi adesso e in futuro invece di viverla appieno.
L’incertezza delle cose della vita, delle azioni che compiamo, e di cui a priori non conosciamo appieno gli effetti ma solo lo immaginiamo, è qualcosa che rende la vita più bella e affascinante. Un futuro già scritto, che conosciamo a priori non serve a vivere una vita migliore.
Immaginare quale futuro vogliamo è la cosa più stimolante che una persona possa desiderare, l’importante è capire dove bisogna indirizzarsi, e solo provando varie strade puoi trovare quella giusta o che perlomeno si avvicina ai tuoi desideri.
La vita è un’avventura, che lo desideriamo o no, non viverla non serve a niente, poi ognuno deve cercare il proprio modello, crearsi la propria filosofia, l’importante è non chiudersi in se stesso e isolarsi dal mondo ma confrontarsi con gli altri. Solo dal dialogo posso emergere idee nuove da poter sviluppare.
Marco Fantuzzi
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