Le mie radici affondano in te,
avvinghiano le tue braccia
in una stretta mortale
e sbiancano le labbra.
Le narici, gli occhi, tutto è qui con me,
i ricordi, la tua voce, il tuo pensare
dipinge interminabili giornate
sulla pietra del focolare.
Le mie mani stringono le tue
come un addio annunciato,
il tuo dolce sorriso, come un vecchio falò,
si sta spegnendo nella rugiada del mattino.
Le mie dita non godranno più nello sfiorarti,
quale incombenza sopravvivere a questa tristezza.
Te ne sei andata senza salutarmi
e a me è rimasto solo il dolore.
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