Stolto o saggio l’uomo ama corrodersi nei vizi,
se come piuma al vento diventa leggero
e vende l’anima nei sogni di abbandono.
Il vizio si esalta nella nostra malinconia,
sopprime la nostra tristezza
dimenticando virtù e bellezza.
Stolto o saggio l’uomo ama corrodersi nei vizi,
se come piuma al vento diventa leggero
e vende l’anima nei sogni di abbandono.
Il vizio si esalta nella nostra malinconia,
sopprime la nostra tristezza
dimenticando virtù e bellezza.
È tramontata l’ultima stella
la più grande, sempre quella.
Ha spento il giorno
sul nostro inquieto vivere,
sui silenzi inseguiti,
sulle urla soffocate,
sui pianti lacrimosi,
sulle malinconiche solitudini
e i canti alla luna ci sommergeranno.
Marco Fantuzzi
Una stazione buia,
una notte senza stelle,
un vento gelido
raffredda il mio cuore.
Guardo i binari,
lì, veloce sei fuggita,
il freddo acciaio
ci ha diviso per sempre.
E ora chi scalderà il mio cuore?
Marco Fantuzzi
Smarrito
tra oscure e dense nebbie,
non un raggio di sole
ad alleviare il mio torpore,
non la luce degli altrui occhi
che tanto mi resero felice.
Un velo di tristezza dipinge il volto
lucida gli occhi
ottenebra i sensi.
Solo l’amore mi risveglia,
ma quanto poco ne raccolgo
nei fertili campi della mia vita.
Marco Fantuzzi
L’onda corrode la roccia
giorno dopo giorno, inesorabilmente
tu stringi sempre meno le braccia
intorno a me, inevitabilmente.
È un soffio il tuo amore
flebile come un amaro rantolo
possente nacque nel tuo cuore
ormai si è perso il bandolo.
Dolci anni perduti
sempre da rimembrare
nei ricordi caduti
il nostro grande amare.
Smarrito è il mio presente
riempito solo di parole
quelle che appoggio dolente
tra i riflessi del sole.
Marco Fantuzzi
Cerca la mia anima
nelle persone che ho amato,
riflessi sfumati
dai colori altrui.
I miei sorrisi,
le mie tristezze,
il mio coraggio,
le mie paure.
Luce grigiorosea
della sera,
luce di candela,
cercala.
Senza incertezze
ne coglierai la presenza,
ciò che è vissuto in me
sarà marcato a fuoco nel tuo spirito.
Potrai seppellirlo
nelle tue profondità,
ma si mescolerà al tuo sangue,
non si dissolverà.
Sarà lì ad aspettarti.
Turbinio di foglie,
lucidi passi
pestati a forza
nella nuda polvere.
Carpe diem,
le lacrime dei morti
(nel buio della notte)
sono veli di rugiada
che il sole dissolve.
Le anime dei morti
colorano le stelle,
sono luci vivide
che scaldano la notte.
Tu dove sei
amore della mia vita,
senza di te
dove trovo il senso
del quieto vivere?
Ti ho visto morire,
abbandonare
il tuo roseo colore
e ora sei un sasso,
ne hai colore e consistenza.
Freddo, liscio, pesante
sei un peso sul cuore
chi mai lo toglierà?